La depressione e l’ansia possono aumentare il rischio di incorrere in un infarto.
È questo ciò che ha rivelato un recente studio condotto specificamente sull’argomento e che è stato compiuto dagli esperti dell’Università di Edimburgo. La ricerca ha preso in considerazione più di 200.000 persone e ha messo in evidenza la correlazione tra depressione e una maggiore probabilità di infarto e di ictus. Secondo i risultati che ne sono derivati, non si dovrebbero sottovalutare i sintomi del disagio psicologico, perché possono mettere a repentaglio anche la salute dal punto di vista fisico.
Com’è stata condotta la ricerca
Gli scienziati hanno coinvolto nel loro studio delle persone che all’inizio delle analisi non avevano mai avuto episodi di infarto o di ictus. I partecipanti hanno dovuto rispondere a delle domande che riguardavano principalmente il loro grado di sofferenza psicologica. In particolare gli esperti hanno chiesto loro quanto si sentissero stanchi spesso senza avere una buona ragione su cui contare, quante volte si sentissero tristi da non poter tirarsi su facilmente o quanto spesso si sentissero irrequieti senza un motivo.
Successivamente, attraverso l’analisi delle risposte, i ricercatori hanno classificato i partecipanti in tre gruppi in base al loro grado di disagio, moderato o alto. Poi hanno seguito tutti i volontari nel corso dei quattro anni successivi. Hanno potuto così constatare che in tutto questo tempo si sono verificati circa 4.100 infarti e circa 2.400 ictus. I risultati dello studio hanno rivelato che, più aumenta lo stress psicologico, più si fanno sentire i sintomi dell’ansia della depressione, maggiore è il rischio di infarto o di ictus.
Le conclusioni dello studio
Proprio in base ai risultati che hanno ottenuto, gli scienziati sono convinti che quando si soffre di disagio mentale, quest’ultimo non dovrebbe essere sottovalutato, in quanto può avere un grande impatto sulla salute fisica. Ecco perché si rivolgono alla comunità scientifica, incoraggiando i medici a tenere conto di questi fattori. Gli esperti avvertono che i medici dovrebbero monitorare più attentamente i fattori di rischio a livello cardiovascolare nelle persone che soffrono di problemi di salute mentale.
I sintomi di ansia e depressione
Ansia e depressione sono strettamente correlate. Si tratta in certi casi di vere e proprie patologie, che vanno al di là del sentirsi semplicemente tristi o scoraggiati o preoccupati per qualcosa. Queste condizioni possono essere sperimentate da qualsiasi persona nella vita quotidiana.
Tuttavia a volte i sintomi possono diventare qualcosa di perdurante nel tempo e non trattabili sulla base di semplici rimedi. Nella depressione la persona si sente scoraggiata, senza speranza e disinteressata alla vita. Il livello patologico scatta quando queste sensazioni durano più di due settimane e cominciano ad interferire con la vita quotidiana e con gli impegni, con il lavoro e con la vita sociale.
Di solito una persona depressa si sente affaticata, avverte una diminuzione di energia, ha sentimenti di disperazione, momenti di tristezza e di ansia che tendono a durare nel tempo, inoltre si sente impotente, prova sensi di colpa e perde piacere in qualsiasi attività. Può soffrire di insonnia, può avvertire una riduzione dell’appetito e si sente irrequieta. Ci sono anche in associazione dei sintomi fisici, per i quali non si riscontrano altre cause: mal di testa, dolore e disturbi dell’apparato digestivo. Molte persone soffrono di disturbi ansioso-depressivi, che hanno una sintomatologia in comune tra le due patologie.
Si tratta, per esempio, di nervosismo, di disturbi del sonno e di problemi di concentrazione.
Per quanto riguarda più specificamente l’ansia, questa a volte si può manifestare anche come una vera e propria forma di ossessione, come per esempio sono le manie di persecuzione. Lo stato emotivo è in genere molto spiacevole ed è accompagnato da nervosismo e da angoscia, oltre che da una serie di reazioni fisiologiche che coinvolgono diversi apparati.
Per esempio chi soffre d’ansia può avere anche le palpitazioni, manifestazioni a livello respiratorio e a livello gastrointestinale, come secchezza della bocca, nausea e diarrea. Inoltre l’ansia può portare ad offuscamento visivo e a tremori muscolari. Molte volte si hanno delle vere e proprie crisi d’ansia, capaci di compromettere anche le funzioni cognitive e di provocare sbalzi d’umore e attacchi di panico, con sensazioni di asfissia, di sbandamento, tachicardia, oppressione al petto, paura di morire e svenimento.
La ricerca ha individuato nove molecole di RNA che presenti nel sangue in particolari concentrazioni, potrebbero attestare la presenza di alcuni disturbi del tono dell’umore.