Tomografia Computerizzata
II centro diagnostico THEO di via Diocleziano usa una TC di ultima generazione della INCISIVE CT di 128 slice.
La tomografia computerizzata (TC oppure CT dall’inglese Computed Tomography) e una tecnica diagnostica per immagini che consente di esaminare ogni parte del corpo (encefalo, polmone, fegato, pancreas,
reni, utero, vasi arteriosi e venosi, muscoli, ossa e articolazioni) per la diagnosi e lo studio dei tumori e di numerose altre patologie. É un esame radiologico, in cui i dati raccolti dal passaggio di vari fasci di raggi X
nell’area interessata sono rielaborati da un computer, in modo da ricostruire un’immagine tridimensionale dei diversi tipi di tessuto. Esiste ancora ma é in disuso l’acronimo TAC, per tomografia “assiale” computerizzata, in quanta tempo fa l’esame era condotto lungo un solo asse, con sezioni perpendicolari alla lunghezza del corpo. Oggi esistono macchinari multistrato più moderni e la tomografia computerizzata non é più solo
assiale, ma le immagini sono acquisite con una tecnica spirale che permette di ottenere immagini tridimensionali. Pertanto ii termine TAC deve essere ritenuto ormai improprio e obsoleto e viene sostituito dal ter mine TC.
Come si esegue?
II tubo radiogeno, che emette i raggi X, ruota attorno al paziente, sdraiato su un lettino che si muove orizzontalmente e passa attraverso un’apertura circolare con spessore non superiore ai 50 cm, condizione che evita al paziente reazioni di claustrofobia.
Talvolta, per ottenere migliori immagini deIla vascolarizzazione (arteriosa e venosa) di organi e tessuti, vie ne utilizzato un mezzo di contrasto a base di iodio, che viene comunemente iniettato per via endovenosa. L’iniezione può determinare una sensazione di calore piuttosto intensa ma che svanisce velocemente.
Per specifiche indicazioni (TC addominale) sono utilizzati anche aItri tipi di contrasto, che sono somministrati per via orale.
È un esame che possono fare tutti o ha controindicazioni?
Poiche la TC, in tutte le sue varianti, impiega raggi X, l’esame e controindicato in gravidanza, specie se l’area da indagare e l’addome. In questi e in aItri casi (per esempio in soggetti giovani), in cui e importante evitare
l’esposizione a radiazioni ionizzanti, si preferisce ricorrere alla risonanza magnetica (o RM) o in qualche caso alla ecografia, tecniche che non producono radiazioni.
L’esame con ii mezzo di contrasto è controindicato nelle persone allergiche a questa sostanza. In casi eccezionali, in cui l’indagine sia indispensabile, ii medico potra comunque decidere di eseguirla adottando misu re precauzionali. L’impiego del mezzo di contrasto iniettato per via endovenosa può diventare critico per persone affette da malattie che comportano un danno alla funzione di organi come i reni o ii fegato (diabe te, insufficienza renale, insufficienza epatica e mieloma). Per questo motivo, quando e necessario iniettare il mezzo di contrasto, vengono richiesti, prima della TC, alcuni esami del sangue. L’indagine non deve essere eseguita nei giorni successivi ad altri esami radiologici che utilizzino ii bario (per es. clisma opaco), perchè le immagini ottenute potrebbero risultarne alterate.
Occorre qualche tipo di preparazione particolare all’esame?
Nei casi in cui l’indagine non preveda l’uso del mezzo di contrasto none necessaria alcuna preparazione. Se é previsto l’impiego di contrasto per via endovenosa, ii paziente deve essere a digiuno almeno da otto ore ed aver eseguito un ECG ed alcuni esami di laboratorio che sono elencati nella sezione esami.
In tutti i casi occorre togliere vestiti e accessori con parti metalliche che possono alterare ii processo di acquisizione delle immagini.
Non è necessario farsi accompagnare. L’esecuzione della TC non ha infatti alcun impatto sulla capacità di guidare veicoli.
L’esame non è doloroso, se si esclude ii possibile piccolo fastidio legato all’iniezione del mezzo di contrasto.
Alcuni pazienti riportano disturbi legati all’iniezione del contrasto: una sensazione di calore diffuso, necessita impellente di urinare, molto raramente un gusto metallico in bocca e una lieve sensazione di nausea.
Questi sintomi sono dovuti al rapido passaggio nei vasi del corpo del mezzo di contrasto e scompaiono in pochi minuti.
L’esame comporta dei rischi immediati?
I rischi immediati della TC sono imputabili solamente all’iniezione endovenosa del mezzo di contrasto, per cui possono essere ridotti alla minima valutando in precedenza le condizioni del paziente. I più frequenti (e comunque molto rari) effetti collaterali sono rappresentati dalla comparsa di lievi reazioni allergiche che comportano prurito e macchie rosse sulla pelle. I sintomi durano poco e scompaiono da soli. Il paziente deve avvertire ii medico qualora dovesse accorgersi di questi sintomi.
Nei rarissimi casi in cui si verificano reazioni allergiche più gravi, esse vengono immediatamente controllate con farmaci somministrati attraverso lo stesso ago utilizzato per iniettare ii mezzo di contrasto.
Quanto dura?
L’esecuzione dell’esame varia a seconda della zona esaminata e dal sospetto diagnostico che si vuole con fermare. In ogni caso la durata oscilla tra i 10 e i 20 minuti.
Alla fine posso andare subito a casa o devo restare in osserva zione? Per quanto?
In genere non è necessaria alcuna attesa al termine dell’esame, anche se, nel caso di iniezione endovenosa di mezzo di contrasto, e prudente attendere qualche minuto nel reparto di radiologia, per sorvegliare l’eventuale esordio di una reazione allergica. Nelle persone affette da malattie renali, a volte viene iniettata una soluzione fisiologica per consentire la più rapida eliminazione del mezzo di contrasto.
Posso riprendere subito la mia vita normale o devo avere particolari accortezze?
Eseguito l’esame, si può tornare alle proprie abitudini quotidiane. L’unico consiglio è bere abbondantemente , nelle ore successive all’indagine, per facilitare l’eliminazione del mezzo di contrasto.
TC Cone Beam
Viene effettuato nel Centro Theo di Via Cavalleggeri D’Aosta 26.
La tomografia computerizzata cone beam è una tecnica di imaging biomedico in cui una tomografia computerizzata viene realizzata mediante dei fasci di raggi X a forma di cono.
Questa tecnologia viene sempre più impiegata in campi dell’odontoiatria, come ad esempio l’endodonzia e l’ortodonzia, oltre che nelle procedure angiografiche, di radiologia interventistica e per la radioterapia immagine-guidata (IGRT).
Durante una scansione cone beam, lo scanner ruota attorno alla testa del paziente, ottenendo fino a quasi 600 immagini distinte. Il software raccoglie i dati e ricostruisce le immagini, producendo un volume digitale composto da voxel di dimensione isotropica dei dati anatomici acquisiti, che possono poi essere “ricostruiti” con software appropriati.