La visita ginecologica è un controllo specialistico che serve a tenere sotto controllo la salute dell’organo genitale femminile
Le donne sin dalla pubertà dovrebbero ricorrere a periodiche visite ginecologiche per sincerarsi dello stato di salute del proprio apparato genitale. In questo modo è possibile prevenire le diverse patologie dell’organo riproduttivo, come ad esempio semplici infezioni, ma anche prevenire tumori.
Visita ginecologica: come viene eseguita?
Alle donne è consigliato iniziare a sottoporsi a controlli ginecologici già dall’età di 16 anni, oppure nell’anno in cui si verifica l’inizio dell’attività sessuale. In altri casi, è sicuramente necessario rivolgersi al ginecologo qualora dovessero presentarsi disturbi particolari, come infiammazioni ai genitali esterni, disfunzioni ormonali, oppure perdite abbondanti e maleodoranti, prurito o bruciore, dolore al basso ventre e la presenza del ciclo irregolare o del tutto assente ai 15-16 anni. Tutto ciò non esclude che la donna possa rivolgersi al medico specialista in ginecologia anche prima, semplicemente per avere informazioni e risolvere dubbi circa il ciclo mestruale o altre questioni.
Talvolta eseguire a una visita ginecologica può essere più complicato di quel che sembra, poiché suscita imbarazzo e preoccupazione nelle donne. Per accedere alla visita specialistica la diretta interessata dovrà rivolgersi a un ginecologo, medico specialista per le problematiche dell’ apparato genitale, oltre che figura di riferimento per i vari aspetti che riguardano la salute della donna. Prima di iniziare, il medico raccoglie le informazioni anamnestiche della paziente, grazie alle quali cercherà di capire il tipo di problema che ha portato la donna a richiedere il consulto specialistico.
Dopodiché, il medico chiederà alla paziente di togliere la biancheria intima e di accomodarsi sul lettino ginecologico. Il primo passo è un’ispezione esterna dell’organo genitale, in seguito si procederà con un controllo approfondito utilizzando lo speculum, il quale consente l’esplorazione interna della vagina e la palpazione bimanuale. Può capitare che il medico si possa avvalere di ulteriori strumenti per verificare lo stato di salute della vagina. Infatti, per prevenire i tumori della cervice è generalmente consigliato uno screening che prevede il Pap test e l’HPV test, oppure indagini diagnostiche più accurate come la colposcopia. Nel momento in cui dovessero verificarsi situazioni gravi, si procede con terapie farmacologiche oppure si eseguono interventi chirurgici di varia tipologia, come la chiusura delle tube o l’esportazione di fibromi.
Tuttavia, la visita ginecologica non serve solo per diagnosticare eventuali patologie ma è importante per la promozione e la prevenzione della salute riproduttiva della donna. Bisognerebbe porre le domande riguardanti la sfera sessuale e la propria intimità in maniera chiara e senza imbarazzo al proprio ginecologo, il quale saprà dare consigli utili. Infatti, il medico potrà fornire le informazioni adeguate sui corretti stili di vita e sui comportamenti a rischio, come ad esempio la dieta, la contraccezione e la routine igienica. Inoltre, il ginecologo è l’esperto che seguirà la donna durante il periodo della gravidanza e in altri momenti difficili del concepimento o di sospetta infertilità.
Visita ginecologica: sfatiamo alcuni miti
Ci sono ancora molti dubbi su “come” e “quando” eseguire una visita ginecologica, che hanno fatto sorgere alcuni miti del tutto infondati. Il primo mito da sfatare riguarda la preparazione per una visita ginecologica. Non è previsto alcun tipo di preparazione particolare, tuttalpiù ci si può eventualmente depilare o lavare prima di un appuntamento per sentirsi maggiormente a proprio agio. Il consiglio che si può fornire alla donna che deve affrontare per la prima volta una visita ginecologica è di tenere la vescica e il retto liberi, salvo previe indicazioni del medico.
Il secondo dubbio da risolvere riguarda la questione della verginità. Non bisogna essere necessariamente vergini per accedere ad una visita ginecologica, infatti il medico sarà ancor più delicato e userà degli strumenti appositi che possono essere introdotti nell’imene ancora intatto senza lacerarlo. Inoltre, si consiglia di presentarsi a visita o a controllo ginecologico in assenza del flusso mestruale che potrebbe alterare i risultati degli esami di laboratorio. Tuttavia, esistono occasioni in cui le visite sono effettuate anche con delle perdite ematiche, come nel caso delle metrorragie (perdita ematica prolungata tipica di malattie come endometriosi, fibromi uterini e menopausa) o di minacce d’aborto.
Infine, va detto che la visita ginecologica non è dolorosa se la muscolatura vaginale è rilassata. La paziente durante il controllo dovrà respirare in maniera lenta e profonda senza irrigidire l’addome. In questo caso è molto utile che il medico approcci con tatto, assicurandosi che la paziente abbia assunto una posizione comoda, mantenendo con lei il contatto visivo e rassicurandola se avverte una tensione nella zona pelvica.
Visita Ginecologica: consigli utili
Una visita ginecologica ha la durata di 30 minuti quando bisogna fare anche le ecografie pelviche o transvaginali. È possibile eseguire visite ginecologiche presso un esercizio pubblico (come ospedali o consultori) o da uno specialista privato. Per la visita ginecologica negli ospedali o nelle strutture private convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale bisogna prenotare direttamente presso l’ASL competente, quindi non si necessita dell’ impegnativa del medico di base.