Obiettivi della visita dietologica
Con dietologia, associata solitamente anche alla dietetica, si fa riferimento a quella disciplina che definisce prescrive, a seconda del paziente, un regime alimentare ben definito sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo in base alle proprie esigenze di metabolismo e/o ad eventuali patologie correlate.
Le diete infatti hanno come obiettivo sia una corretta educazione alimentare personalizzata del paziente per il raggiungimento del proprio peso ideale sia possono essere prescritte anche a scopo terapeutico, sperimentale o preventivo.
È per questo, dunque, che la dietologia ingloba al suo interno diverse conoscenze, come la fisiologia e la fisiopatologia dell’organismo, le proprietà biologiche degli alimenti, le tecniche di preparazione degli alimenti e le norme igieniche.
Per la realizzazione di piani alimentari specifici, i dietologi ossia i medici specializzati in malattie del metabolismo o in scienza dell’alimentazione, prendono in considerazione le caratteristiche peculiari del soggetto: età, sesso, statura e peso corporeo, lo stato di salute e le eventuali patologie e terapie farmacologiche in atto, il tipo di vita condotta (ovvero se viene svolta attività fisica o si conduce un regime sedentario), ma anche altri aspetti più generici che rientrano nell’ambito ambientale, economico e sociale.
In definitiva, con una dieta si vuole stabilire l’apporto nutrizionale quotidiano migliore per ciascun individuo, assicurare la proporzione dei diversi elementi semplici (come proteine, glucidi, lipidi), garantire al contempo il fabbisogno giornaliero di fibre, vitamine e minerali, infine ad assicurare la salute e il benessere psico-fisico.
Dietologia: Storia e Significato Clinico
La parola dietologia trae origine dal greco: “dieta” (dal greco diaita, ossia “vita, modo di vivere” ma anche “alimentare”) e “logia” (dal greco logos, discorso, studio). Già la stessa origine del termine, dunque, indica che questa branca della medicina vuole proporre una guida per trovare un equilibrio nel regime alimentare.
Con il passare del tempo e il progredire delle conoscenze in merito alla scienza dell’alimentazione, il termine dietologia è diventato di più ampio respiro e sempre più generico. È proprio per questo motivo, dunque, che è nata l’esigenza di una denominazione più articolata.
Quando si tratta di soggetti in buona salute, dunque, entra in gioco la fisiologia della nutrizione, ossia quell’insieme di norme alimentari applicabili a questi casi. Nel caso di soggetti patologici o predisposti a certi tipi di malattie, invece, si fa riferimento alle branche della dietoterapia o dietetica clinica, oltre che della dietoprofilassi.
La dietologia ha fatto indubbiamente grandi progressi negli ultimi tempi, soprattutto in concomitanza con le nuove scoperte nel campo chimico, fisiologico, ma anche della fisiopatologia, delle nutrizioni alimentari e della patologia della nutrizione. Ricerche scientifiche condotte dai più importanti atenei del mondo, hanno inoltre apportato contributi notevoli sul metabolismo, le malattie dell’apparato digerentee anche delsistema cardiocircolatorio.
Queste scoperte hanno ulteriormente evidenziato l’importanza della dietologia e le prospettive di questa scienza a carattere terapeutico e preventivo, ma anche fisiologico.
Dietologia e dietistica: cosa cambia?
Dietologia e dietistica sono considerate solitamente la stessa cosa, eppure c’è una piccola quanto sostanziale differenza. Il dietologo, infatti, è un medico laureato in medicina e chirurgia che si occupa di nutrizione e lo può fare proprio per aver concluso la specializzazione in dietologia o nelle scienze dell’alimentazione.
Solo questa figura professionale, dunque, può prescrivere una dieta, ma anche valutare clinicamente le cause e gli effetti di condizioni di sovrappeso o addirittura obesità, prescrivendo i farmaci adatti, ove occorra.
Il dietista, invece, è colui il quale ha frequentato la laurea triennale in dietistica, ragion per cui non si tratta di un medico, bensì di uno specialista dell’alimentazione.
Può dunque fornire ai pazienti indicazioni sul regime alimentare, ma non può prescrivere farmaci, visitare i pazienti, effettuare delle analisi, cosa che solo un medico può fare.
E’ assolutamente importante per il paziente che il dietologo a cui si rivolge abbia come scopo l’obiettivo di portare il paziente ad un equilibrio psico-fisico in cui il percorso di raggiungimento del peso ideale sia affiancato dagli obiettivi di educazione alimentare e dello stile di vita, prevenzione e cura nutrizionale e medica delle patologie correlate, prevenzione e cura dei disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, ortoressia, fobie alimentari, Binge eating con abbuffate compulsive) questi ultimi spesso conseguenza di dietoterapie fai da te o gestite da personale non qualificato.